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martedì 10 luglio 2012

La pressione fiscale sugli immobili in Italia e in Europa

Dell'IMU abbiamo già parlato in passato in questo blog (leggi questo articolo). 
Ma è un argomento ridiventato molto caldo in questi giorni in concomitanza con la scadenza della prima rata.
IMU sta per Imposta Municipale Unica ed è un'imposta che il governo italiano richiede ai proprietari di immobili.
Da molti viene vista come un'imposta iniqua e le voci di dissenso sono state veramente tante.

Le nostre opinioni a riguardo esulano dallo scopo di questo blog.
Per essere coincisi c'è da dire che nel caso in cui un governo operi per il bene comune e sia molto avveduto nel gestire la finanza pubblica con onestà e senza sprechi, è doveroso che il cittadino contribuisca con tasse e imposte al funzionamento dello stato e della cosa pubblica.
In un qualche modo bisogna trovare dei sistemi per cui il costo del servizio pubblico debba essere ripartito con i cittadini.

Di per se, quindi, un'imposta sulla casa non è qualcosa di assurdo o di tremendamente sbagliato.
Così come non è per nulla sbagliato differenziare notevolmente fra prima e seconda casa.

La nostra agenzia vende praticamente SOLO seconde case. Il lettore può immaginare quanto saremmo, egoisticamente, avvantaggiati da provvedimenti che cancellino ogni tipo di imposta sulle seconde case. Questo inciterebbe le persone a comprare e quindi potremmo esserne ben felici.
Ma violeremmo l'assunto di cui sopra.
Non è possibile che in uno stato nessuno paghi per il mantenimento dello stesso.
E, moralmente, tassare una seconda casa in misura maggiore rispetto la prima è decisamente più corretto.
Ma cosa avviene in altri paesi? In Europa, ad esempio, pagano l'IMU o qualche tassa similare?
La risposta è ovviamente si.

Per rimanere sui principali paesi dell'Europa, vediamo che sia in Spagna, Francia, Inghilterra e Germania si pagano imposte sulla proprietà immobiliare.
In alcuni paesi (come la Germania) è estremamente difficile calcolare una media ponderata nazionale in quanto i parametri di tassazione variano moltissimo da regione a regione con metodi di calcolo molto diversi fra loro.
Quello che è certo è in Francia, Germania e nel Regno Unito si pagano più imposte sulla casa che nell'italico stivale. Mentre la Spagna ha livelli di tassazione similari. In particolare è il Regno Unito il luogo in cui si pagano più imposte sulla casa.
Poi ci sono tanti "distinguo" da fare. Sono molteplici i fattori presi in considerazione e tra questi il reddito personale che influisce sulla tassazione stessa.

Ovviamente a nessuno fa piacere pagare di più.
Ma il vero problema non risiede nell'imposta in se quanto nell'uso che dei proventi fiscali dagli immobili si fa. Chi di noi non si è chiesto: "Ma i soldi dell'IMU che fine fanno?".
Perchè, a dirla tutta, il problema non è se in Italia le tasse sulla casa siano o meno più alte che in altri paesi dell'Europa. A conti fatti non lo sono. Ma forse da noi è sicuramente peggiore l'impiego di questi proventi fiscali in proporzione ai servizi resi al cittadino.

Quindi IMU si, parametrata (dal canto nostro) ad alcuni parametri quali il reddito familiare e l'ammontare di altri investimenti almeno per un periodo di 5-10 in modo da non essere un fattore di disturbo dei progetti di spesa e investimento da parte del comune cittadino.
Per esemplificare, diciamo che appare abbastanza ingiusto far pagare la stessa IMU a colui che ha risparmiato per 20 anni aggiungendo un mutuo per l'acquisto della seconda casa (investimento fatto anche ai fini dei propri figli) rispetto a chi è al 10° acquisto di immobile ed ha redditi decisamente più elevati. A parità di metri quadri.

Saludos a tottu.

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